La cronaca di uno dei protagonisti:
Colceresa – TreCi 2 – 3
Non erano molti gli spettatori presenti, ma di sicuro hanno vissuto una domenica da emozioni forti.
Nonostante un terreno al limite della praticabilità entrambe le squadre
riescono a sviluppare un gioco incisivo, ma è il Colceresa ad avere in
mano il pallino del gioco, grazie ad un’ottima aggressività sui
portatori di palla avversari e un fuorigioco fatto adeguatamente.
Nonostante ciò la prima azione degna di nota è da parte del TreCi, che
verso il 15esimo reclama un calcio di rigore per fallo su Dal Santo: il
contrasto è stato netto, ma l’arbitro ha ritenuto che non ci fossero gli
estremi per il tiro dagli 11 metri. Poco prima della mezzora c’è il
vantaggio meritato da parte della squadra di casa: lungo lancio del
terzino sinistro che scavalca la difesa e mette l’attaccante in
posizione favorevole, finta sul difensore e pregevole assist per il
compagno di squadra che insacca. Poco dopo è ancora il Colceresa a farsi
pericoloso con un tiro da dentro l’area su buona azione, ma la palla
viene deviata in angolo dal portiere. Sul finire del primo tempo cresce
il TreCi che ha un paio di buone occasioni con tiri da fuori area, ma
nessun problema per il portiere locale.
Nella seconda frazione la squadra ospite preme per il pareggio e
l’occasione più ghiotta capita su calcio d’angolo, ma il colpo di testa
di Marini tocca solamente la parte esterna della rete. Nonostante il
forcing creato dal Tre Ci arriva il raddoppio del Colceresa, ancora con
un lancio dalla sinistra che spiazza i difensori, buono lo scambio tra i
2 attaccanti locali e pregevole colpo a giro sul secondo palo. Per
altri 10 minuti il Tre Ci sbanda pericolosamente e il Colceresa ha una
ghiottissima occasione per chiudere la contesa ma l’attaccante a tu per
tu con Bonifaci cerca il tunnel, ma guadagna soltanto un corner. Come
spesso accade gol sbagliato gol subito, infatti è ottima l’azione palla a
terra tra Dal Santo, Marini e Cappellari il quale viene toccato in
area: per l’arbitro è rigore ed espulsione con Mouhimma bravo a
trasformare dagli 11 metri. A questo punto il Tre Ci ci crede e inizia a
farsi pericoloso e reclama altri 2 rigori, con il Colceresa che però si
chiude bene fino a 5 minuti dal 90esimo quando Dal Santo imbecca in
area Mouhimma: splendida la mezza rovesciata che sbatte sulla traversa e
ritorna verso il campo con Cappellari che di destra insacca a porta
sguarnita: 2 a 2. Negli ultimi 10 minuti di gara succede di tutto: prima
l’espulsione di Toldo per fallo da ultimo uomo, poi la seguente
punizione del Colceresa esce a fil di palo, poi ancora Cappellari da
destra s'invola sul filo del fuorigioco, salta il portiere e calcia
verso la porta, ma è bravo il difensore in scivolata a salvare la
propria porta. Dal seguente calcio d’angolo però Cappellari si riscatta e
sul primo palo colpisce di testa a palombella con palla che si insacca
sul secondo palo per l’esplosione di gioia di tutto lo staff Tre Ci.
Ma veniamo alle note dolenti della partita: l’allenatore Bidese dopo il
3° gol del Tre Ci viene espulso dall’arbitro e si avvicina ai giocatori
del Tre Ci con fare minaccioso, prendendosela in particolar modo con
Marini: l’arbitro riesce a placare momentaneamente gli animi. Al fischio
finale mentre le squadre stanno rientrando negli spogliatoi ancora
Bidese alla ricerca di Marini…Dal Santo si mette in mezzo per difendere
il proprio capitano e viene colpito dal mister locale con la punta
dell’ombrello vicino all’occhio. Da lì nasce un parapiglia con Dal Santo
che torna sul campo di gioco rincorso da 2 giocatori avversari. Il
giovane arbitro bassanese ha grosse difficoltà a far tornare la calma
specialmente per la furia di Bidese che vuole regolare i conti con Dal
Santo.
Per quel che riguarda il discorso maglie del portiere è accaduto questo:
l’accompagnatore del Tre Ci a fine primo tempo chiede all’arbitro se il
portiere può cambiare la maglia inzuppata d’acqua con quella del
portiere di riserva: la risposta è affermativa quindi Bonifaci rientra
in campo nel secondo tempo con il numero 12. A fine partita però
l’arbitro preso d’assedio da tutti probabilmente perde il controllo
della situazione e afferma di aver commesso un errore e che il portiere
doveva cambiare la maglia con un'altra riportante il numero 1 e non il
12. Ai posteri l’ardua sentenza.
Chiudo la cronaca con una nota personale: per tutta la durata della
partita alcuni giocatori del Colceresa si sono distinti per qualità
tecniche altri invece per le continue provocazioni verso gli avversari,
trascinando i giocatori del Tre Ci in un nervosismo a volte isterico. Il
giovane arbitro non è riuscito a placare gli animi durante il match
(qualche cartellino giallo nel primo tempo avrebbe forse aiutato) e la
conseguenza è stata la chiusura quasi drammatica del match. Invito tutti
i giocatori e allenatori a fare una riflessione: le squadre in campo
hanno dimostrato ottime capacità tecniche e tattiche; a cosa è servito
giocare una partita in maniera così nervosa? Non sarebbe forse meglio
cercare di aiutare gli arbitri, quasi sempre molto giovani, con un po’
di sano fair-play piuttosto che perseverare nelle proteste o nel
comportamento scorretto? Di sicuro le partite sarebbero più godibili e
lo spettacolo ne gioverebbe.
Personalmente, a mente fredda, mi vergogno per lo spettacolo offerto da una partita di 2^ categoria come quella di ieri.
COLCERESA MPM: Mason, Telve, Scalco, Girardi, Galesso, Campese,
Battaglin, Carlesso (40' st Caron), Segato (20' st Humita), Derbali,
Seganfreddo (46' st Corrà). All.: Bidese.
TRE CI: Bonifaci, Gnata (80' Sperotto), Dal Bianco, Zenari (75' Toldo);
Cappellari, Dal Cason Alb. (65' Carpene), Bicego, Marini, Mahfoud; Dal
Santo, Mouhimma. A disposizione: Zordan M., Zordan L., Rocchetti, Dal
Cason Ale.
Reti: 25' Derbali (C), 55' Seganfreddo (C), 65' Mouhimma (T), 85' Cappellari (T), 94' Cappellari (T).
Diego Bonifaci
L'articolo del Giornale di Vicenza di Lunedì:
Scintille in campo e fuori fra Colceresa e Tre Ci. Affrontatesi sotto
una pioggia torrenziale, le due formazioni non hanno lesinato spettacolo
ed emozioni. E se nel primo tempo i più felici erano i tifosi di casa,
con il Colceresa avanti per 2-0, alla fine però a far festa è stato solo
il drappello di sostenitori arrivati dalla Pedemontana per il gol del
sorpasso realizzato all'ultimo secondo da bomber Cappellari. Una gara da
cuori saldi, bella nonostante le pessime condizioni atmosferiche e del
campo. Peccato però che al fischio finale si sia scatenata un'altra
partita, decisamente da dimenticare. A cominciare dall'ombrellata, non
vista dall'arbitro, rifilata al numero 10 ospite Diego Dal Santo pare
dall'allenatore locale Bidese. Un colpo che avrebbe provocato un vistoso
ematoma al giocatore.
A completare l'agitato dopogara il ricorso
consegnato dal Colceresa relativo al portiere Bonifaci, cambiatosi la
maglia inzuppata con quella numero 12 fra il primo ed il secondo tempo.
Fu solo pioggia? Al direttore di gara la sentenza con l'atteso
rapporto.
R.L.
L'articolo del Giornale di Vicenza di oggi, Martedì:
Il giorno dopo Colceresa-Tre Ci, sono tutti d'accordo: mai più una
domenica così. Lo assicurano dirigenti e giocatori delle due squadre ma
di sicuro sarà difficile per loro dimenticare quello che è accaduto in
campo e poi al triplice fischio finale. Tre partite in una, con un primo
tempo dominato dai padroni di casa (2-0) una ripresa che ha visto gli
ospiti rimontare e capovolgere il risultato (2-3) nei secondi finali, ed
un “terzo tempo”, anticipato da un paio di espulsioni in campo, e
continuato tra parolacce e musi duri, indegno di un evento sportivo. E
non è finita, perché ci saranno pure i tempi supplementari, annunciati
dal ricorso presentato in Federazione dalla dirigenza del Colceresa e
relativo alla posizione del portiere pedemontano Diego Bonifaci, tornato
in campo con la maglia numero 12. Il tutto condito dalla decisione del
numero 10 ospite Diego Dal Santo di far ricorso ieri all'intervento del
Pronto Soccorso per i postumi dell'ombrellata ricevuta in testa. Davvero
un po' troppo per una partita di Seconda categoria.
PER CUORI SALDI.
Che sarebbe stata una domenica complicata lo si sapeva fin dall'inizio,
un po' per la pioggia battente e molto per la rivalità tra le due
compagini, esaltata dalla classifica. All'intervallo, con i locali in
doppio vantaggio, l'estremo difensore pedemontano Diego Bonifaci, gelato
dal maglione inzuppato d'acqua, si reca con un dirigente dal giovane
arbitro Fiorese per chiedere di poter cambiar maglia. La richiesta è
accettata, il portiere indossa la numero 12 del suo sostituto e rientra
in campo. Senza girarla, ma pure senza che nessuno, a cominciare dagli
avversari, glielo chieda. E comunque ci faccia caso. La svolta arriva
quando il direttore di gara concede un penalty al Tre Ci decretando nel
contempo l'espulsione del difensore. I ragazzi del presidente Brunello
ci credono e prendono d'assedio la porta avversaria. La gara si fa
nervosa, Toldo, degli ospiti, va sotto la doccia anzitempo ma ciò
nonostante bomber Cappellari compie al miracolo: pareggio e gol del
sorpasso.
LA BAGARRE. Esplode la panchina ospite che si riversa in
campo a festeggiare, ed esplode anche Giovanni Bidese, il tecnico dei
locali, che protesta prima con l'arbitro e poi con il capitano
avversario Marini per l'esultanza ritenuta smodata. Qualche parola di
troppo e cartellino rosso anche per lui. Bidese esce dal campo per
riapparire poi con un ombrello in mano. Nasce un capannello, l'ombrello
ad un tratto si abbatte sul volto di Dal Santo, mentre l'arbitro è negli
spogliatoi. Ma cosa è successo in realtà? La palla, anzi la parola, ai
protagonisti.
RISSA SFIORATA. Manuel Mascarello, vicepresidente del
Colceresa, precisa: «In campo, quando i ragazzi hanno visto il portiere
con la maglia numero 12 si sono deconcentrati. Non capivano infatti se
c'era stata una sostituzione, e sarebbe stata la quarta, fatto sta che
quando l'arbitro ha concesso il rigore, inesistente, la partita si è
innervosita. Bidese? In realtà lui era rientrato in campo per chiedere
spiegazioni all'arbitro quando è stato circondato dai giocatori
avversari. Francamente ho temuto per lui, visto che ha anche qualche
problema di salute, ma assicuro che l'ombrello lo ha alzato solo per
difendersi. Tanto che ha pure ricevuto un pugno. Il ricorso? Chiediamo
se le sostituzioni non siano state in realtà quattro e comunque sul
referto Bonifaci ha il numero 1». Diego Dal Santo, però, dà un'altra
versione dell'accaduto. «Toldo, il nostro giocatore espulso, ha sentito
chiaramente Bidese dire che avrebbe preso l'ombrello. Quando siamo
rientrati verso gli spogliatoi l'ho visto che stava per colpire da
dietro Marini così sono intervenuto e gli ho bloccato il braccio. Nella
foga sono stato colpito io, cinque centimetri e prendevo la botta
nell'occhio. Bidese poi è venuto a scusarsi e ci siamo ulteriormente
chiariti nel camerino dell'arbitro».
TRA RIGORI E RACCOMANDATE. Dal
Santo, 23 anni, aggiunge con onestà: «Quel rigore non c'era ma a detta
di qualche avversario che conosco ce ne stava però uno in precedenza.
Per carità, sono cose di calcio, però mi è dispiaciuto per l'arbitro.
Era giovane, negli spogliatoi piangeva. In quanto al ricorso, noi
abbiamo sbagliato a non girare la maglia ma il portiere era sempre
Bonifaci, su questo non ci sono dubbi». Che succederà ora? Quale sarà il
prossimo capitolo di questa vicenza? Sarà ripetizione della gara, o
peggio 3-0 in caso di dolo, oppure una semplice multa? L'ultima parola
al giudice sportivo. E il comunicato della Federcalcio, quindi,, si
attende con particolare impazienza.
Roberto Luciani
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