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martedì 30 novembre 2010

La Vicenda COLCERESA MPM - TRE CI

La cronaca di uno dei protagonisti:

Colceresa – TreCi  2 – 3
Non erano molti gli spettatori presenti, ma di sicuro hanno vissuto una domenica da emozioni forti.
Nonostante un terreno al limite della praticabilità entrambe le squadre riescono a sviluppare un gioco incisivo, ma è il Colceresa ad avere in mano il pallino del gioco, grazie ad un’ottima aggressività sui portatori di palla avversari e un fuorigioco fatto adeguatamente. Nonostante ciò la prima azione degna di nota è da parte del TreCi, che verso il 15esimo reclama un calcio di rigore per fallo su Dal Santo: il contrasto è stato netto, ma l’arbitro ha ritenuto che non ci fossero gli estremi per il tiro dagli 11 metri. Poco prima della mezzora c’è il vantaggio meritato da parte della squadra di casa: lungo lancio del terzino sinistro che scavalca la difesa e mette l’attaccante in posizione favorevole, finta sul difensore e pregevole assist per il compagno di squadra che insacca. Poco dopo è ancora il Colceresa a farsi pericoloso con un tiro da dentro l’area su buona azione, ma la palla viene deviata in angolo dal portiere. Sul finire del primo tempo cresce il TreCi che ha un paio di buone occasioni con tiri da fuori area, ma nessun problema per il portiere locale.
Nella seconda frazione la squadra ospite preme per il pareggio e l’occasione più ghiotta capita su calcio d’angolo, ma il colpo di testa di Marini tocca solamente la parte esterna della rete. Nonostante il forcing creato dal Tre Ci arriva il raddoppio del Colceresa, ancora con un lancio dalla sinistra che spiazza i difensori, buono lo scambio tra i 2 attaccanti locali e pregevole colpo a giro sul secondo palo. Per altri 10 minuti il Tre Ci sbanda pericolosamente e il Colceresa ha una ghiottissima occasione per chiudere la contesa ma l’attaccante a tu per tu con Bonifaci cerca il tunnel, ma guadagna soltanto un corner. Come spesso accade gol sbagliato gol subito, infatti è ottima l’azione palla a terra tra Dal Santo, Marini e Cappellari il quale viene toccato in area: per l’arbitro è rigore ed espulsione con Mouhimma bravo a trasformare dagli 11 metri. A questo punto il Tre Ci ci crede e inizia a farsi pericoloso e reclama altri 2 rigori, con il Colceresa che però si chiude bene fino a 5 minuti dal 90esimo quando Dal Santo imbecca in area Mouhimma: splendida la mezza rovesciata che sbatte sulla traversa e ritorna verso il campo con Cappellari che di destra insacca a porta sguarnita: 2 a 2. Negli ultimi 10 minuti di gara succede di tutto: prima l’espulsione di Toldo per fallo da ultimo uomo, poi la seguente punizione del Colceresa esce a fil di palo, poi ancora Cappellari da destra s'invola sul filo del fuorigioco, salta il portiere e calcia verso la porta, ma è bravo il difensore in scivolata a salvare la propria porta. Dal seguente calcio d’angolo però Cappellari si riscatta e sul primo palo colpisce di testa a palombella con palla che si insacca sul secondo palo per l’esplosione di gioia di tutto lo staff Tre Ci.
Ma veniamo alle note dolenti della partita: l’allenatore Bidese dopo il 3° gol del Tre Ci viene espulso dall’arbitro e si avvicina ai giocatori del Tre Ci con fare minaccioso, prendendosela in particolar modo con Marini: l’arbitro riesce a placare momentaneamente gli animi. Al fischio finale mentre le squadre stanno rientrando negli spogliatoi ancora Bidese alla ricerca di Marini…Dal Santo si mette in mezzo per difendere il proprio capitano e viene colpito dal mister locale con la punta dell’ombrello vicino all’occhio. Da lì nasce un parapiglia con Dal Santo che torna sul campo di gioco rincorso da 2 giocatori avversari. Il giovane arbitro bassanese ha grosse difficoltà a far tornare la calma specialmente per la furia di Bidese che vuole regolare i conti con Dal Santo.
Per quel che riguarda il discorso maglie del portiere è accaduto questo: l’accompagnatore del Tre Ci a fine primo tempo chiede all’arbitro se il portiere può cambiare la maglia inzuppata d’acqua con quella del portiere di riserva: la risposta è affermativa quindi Bonifaci rientra in campo nel secondo tempo con il numero 12. A fine partita però l’arbitro preso d’assedio da tutti probabilmente perde il controllo della situazione e afferma di aver commesso un errore e che il portiere doveva cambiare la maglia con un'altra riportante il numero 1 e non il 12. Ai posteri l’ardua sentenza.
Chiudo la cronaca con una nota personale: per tutta la durata della partita alcuni giocatori del Colceresa si sono distinti per qualità tecniche altri invece per le continue provocazioni verso gli avversari, trascinando i giocatori del Tre Ci in un nervosismo a volte isterico. Il giovane arbitro non è riuscito a placare gli animi durante il match (qualche cartellino giallo nel primo tempo avrebbe forse aiutato) e la conseguenza è stata la chiusura quasi drammatica del match. Invito tutti i giocatori e allenatori a fare una riflessione: le squadre in campo hanno dimostrato ottime capacità tecniche e tattiche; a cosa è servito giocare una partita in maniera così nervosa? Non sarebbe forse meglio cercare di aiutare gli arbitri, quasi sempre molto giovani, con un po’ di sano fair-play piuttosto che perseverare nelle proteste o nel comportamento scorretto? Di sicuro le partite sarebbero più godibili e lo spettacolo ne gioverebbe.
Personalmente, a mente fredda, mi vergogno per lo spettacolo offerto da una partita di 2^ categoria come quella di ieri.
COLCERESA MPM: Mason, Telve, Scalco, Girardi, Galesso, Campese, Battaglin, Carlesso (40' st Caron), Segato (20' st Humita), Derbali, Seganfreddo (46' st Corrà). All.: Bidese.
TRE CI: Bonifaci, Gnata (80' Sperotto), Dal Bianco, Zenari (75' Toldo); Cappellari, Dal Cason Alb. (65' Carpene), Bicego, Marini, Mahfoud; Dal Santo, Mouhimma. A disposizione: Zordan M., Zordan L., Rocchetti, Dal Cason Ale.
Reti: 25' Derbali (C), 55' Seganfreddo (C), 65' Mouhimma (T), 85' Cappellari (T), 94' Cappellari (T).
Diego Bonifaci


L'articolo del Giornale di Vicenza di Lunedì:
Scintille in campo e fuori fra Colceresa e Tre Ci. Affrontatesi sotto una pioggia torrenziale, le due formazioni non hanno lesinato spettacolo ed emozioni. E se nel primo tempo i più felici erano i tifosi di casa, con il Colceresa avanti per 2-0, alla fine però a far festa è stato solo il drappello di sostenitori arrivati dalla Pedemontana per il gol del sorpasso realizzato all'ultimo secondo da bomber Cappellari. Una gara da cuori saldi, bella nonostante le pessime condizioni atmosferiche e del campo. Peccato però che al fischio finale si sia scatenata un'altra partita, decisamente da dimenticare. A cominciare dall'ombrellata, non vista dall'arbitro, rifilata al numero 10 ospite Diego Dal Santo pare dall'allenatore locale Bidese. Un colpo che avrebbe provocato un vistoso ematoma al giocatore.
A completare l'agitato dopogara il ricorso consegnato dal Colceresa relativo al portiere Bonifaci, cambiatosi la maglia inzuppata con quella numero 12 fra il primo ed il secondo tempo. Fu solo pioggia? Al direttore di gara la sentenza con l'atteso rapporto.
R.L.

L'articolo del Giornale di Vicenza di oggi, Martedì:
Il giorno dopo Colceresa-Tre Ci, sono tutti d'accordo: mai più una domenica così. Lo assicurano dirigenti e giocatori delle due squadre ma di sicuro sarà difficile per loro dimenticare quello che è accaduto in campo e poi al triplice fischio finale. Tre partite in una, con un primo tempo dominato dai padroni di casa (2-0) una ripresa che ha visto gli ospiti rimontare e capovolgere il risultato (2-3) nei secondi finali, ed un “terzo tempo”, anticipato da un paio di espulsioni in campo, e continuato tra parolacce e musi duri, indegno di un evento sportivo. E non è finita, perché ci saranno pure i tempi supplementari, annunciati dal ricorso presentato in Federazione dalla dirigenza del Colceresa e relativo alla posizione del portiere pedemontano Diego Bonifaci, tornato in campo con la maglia numero 12. Il tutto condito dalla decisione del numero 10 ospite Diego Dal Santo di far ricorso ieri all'intervento del Pronto Soccorso per i postumi dell'ombrellata ricevuta in testa. Davvero un po' troppo per una partita di Seconda categoria.
PER CUORI SALDI. Che sarebbe stata una domenica complicata lo si sapeva fin dall'inizio, un po' per la pioggia battente e molto per la rivalità tra le due compagini, esaltata dalla classifica. All'intervallo, con i locali in doppio vantaggio, l'estremo difensore pedemontano Diego Bonifaci, gelato dal maglione inzuppato d'acqua, si reca con un dirigente dal giovane arbitro Fiorese per chiedere di poter cambiar maglia. La richiesta è accettata, il portiere indossa la numero 12 del suo sostituto e rientra in campo. Senza girarla, ma pure senza che nessuno, a cominciare dagli avversari, glielo chieda. E comunque ci faccia caso. La svolta arriva quando il direttore di gara concede un penalty al Tre Ci decretando nel contempo l'espulsione del difensore. I ragazzi del presidente Brunello ci credono e prendono d'assedio la porta avversaria. La gara si fa nervosa, Toldo, degli ospiti, va sotto la doccia anzitempo ma ciò nonostante bomber Cappellari compie al miracolo: pareggio e gol del sorpasso.
LA BAGARRE. Esplode la panchina ospite che si riversa in campo a festeggiare, ed esplode anche Giovanni Bidese, il tecnico dei locali, che protesta prima con l'arbitro e poi con il capitano avversario Marini per l'esultanza ritenuta smodata. Qualche parola di troppo e cartellino rosso anche per lui. Bidese esce dal campo per riapparire poi con un ombrello in mano. Nasce un capannello, l'ombrello ad un tratto si abbatte sul volto di Dal Santo, mentre l'arbitro è negli spogliatoi. Ma cosa è successo in realtà? La palla, anzi la parola, ai protagonisti.
RISSA SFIORATA. Manuel Mascarello, vicepresidente del Colceresa, precisa: «In campo, quando i ragazzi hanno visto il portiere con la maglia numero 12 si sono deconcentrati. Non capivano infatti se c'era stata una sostituzione, e sarebbe stata la quarta, fatto sta che quando l'arbitro ha concesso il rigore, inesistente, la partita si è innervosita. Bidese? In realtà lui era rientrato in campo per chiedere spiegazioni all'arbitro quando è stato circondato dai giocatori avversari. Francamente ho temuto per lui, visto che ha anche qualche problema di salute, ma assicuro che l'ombrello lo ha alzato solo per difendersi. Tanto che ha pure ricevuto un pugno. Il ricorso? Chiediamo se le sostituzioni non siano state in realtà quattro e comunque sul referto Bonifaci ha il numero 1». Diego Dal Santo, però, dà un'altra versione dell'accaduto. «Toldo, il nostro giocatore espulso, ha sentito chiaramente Bidese dire che avrebbe preso l'ombrello. Quando siamo rientrati verso gli spogliatoi l'ho visto che stava per colpire da dietro Marini così sono intervenuto e gli ho bloccato il braccio. Nella foga sono stato colpito io, cinque centimetri e prendevo la botta nell'occhio. Bidese poi è venuto a scusarsi e ci siamo ulteriormente chiariti nel camerino dell'arbitro».
TRA RIGORI E RACCOMANDATE. Dal Santo, 23 anni, aggiunge con onestà: «Quel rigore non c'era ma a detta di qualche avversario che conosco ce ne stava però uno in precedenza. Per carità, sono cose di calcio, però mi è dispiaciuto per l'arbitro. Era giovane, negli spogliatoi piangeva. In quanto al ricorso, noi abbiamo sbagliato a non girare la maglia ma il portiere era sempre Bonifaci, su questo non ci sono dubbi». Che succederà ora? Quale sarà il prossimo capitolo di questa vicenza? Sarà ripetizione della gara, o peggio 3-0 in caso di dolo, oppure una semplice multa? L'ultima parola al giudice sportivo. E il comunicato della Federcalcio, quindi,, si attende con particolare impazienza. 
Roberto Luciani

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